Cura mediante l'utilizzazione: soltanto così possono essere preservati i vasti pascoli alpestri svizzeri. L'utilizzazione mediante gli animali da pascolo ha forgiato il paesaggio rurale; resta necessario affinché la regione d'estivazione continui a svolgere il suo importante ruolo per la sicurezza alimentare, per l'ecologia e per la società. Con l'abbandono dell'utilizzazione, i pascoli alpestri si trasformano in bosco.

Caratterizzazione delle aziende d’estivazione

Le aziende d’estivazione sono gestite durante la stagione alpestre e sono destinate all'alpeggio di ruminanti. La loro gestione stagionale è la differenza principale rispetto alle aziende annuali. Un’altra caratteristica delle aziende d’estivazione è la loro specializzazione nei pascoli, costituiti soltanto da terreni inerbiti che vanno utilizzati in maniera adeguata al luogo e con intensità variabili. La regione d’estivazione comprende la superficie tradizionalmente utilizzata per l’economia alpestre. I pascoli alpestri molto spesso sono collocati ad alta quota, ma possono trovarsi anche a basse altitudini poiché la loro utilizzazione tradizionale è determinante. La regione d'estivazione è delimitata verso il basso rispetto alla superficie agricola utile, ma non verso l'alto rispetto alle superfici improduttive (pietre, ghiacci, rocce, ecc.).

Regione d'estivazione

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Preservazione dell'apertura del paesaggio

Preservare l'apertura del paesaggio dei pascoli alpestri è uno degli obiettivi principali della Politica agricola 2014-2017. Ciò è possibile soltanto alpeggiando di animali che consumano foraggio grezzo. Per garantire la gestione e la cura di queste preziose superfici, a partire dal 2014 è stato incrementato il contributo d'estivazione. Contemporaneamente è stato introdotto un contributo di alpeggio per creare un incentivo per le aziende principali a estivare il loro bestiame. La combinazione di queste due misure garantisce un effettivo di bestiame sufficiente affinché cespugli e alberi non compromettano a lungo termine i pascoli alpestri.

Utilizzazione sostenibile nella regione d'estivazione

I pascoli alpestri devono essere gestiti in modo sostenibile; tale principio è concretizzato come segue.

Le aziende d'estivazione devono essere gestite in modo razionale e rispettoso dell’ambiente, evitando un'utilizzazione troppo intensiva o troppo estensiva. Le superfici che rientrano nella protezione della natura devono essere gestite secondo le prescrizioni.

La concimazione dei pascoli avviene in linea di principio con i prodotti sull’alpe (letame, liquame). L'impiego di concimi minerali azotati e di concimi liquidi non prodotti sull’alpe è vietato. Per l’apporto di altri concimi (p.es. fosforo o calce) è necessaria un’autorizzazione.

Gli animali sono foraggiati con erba dell'alpe. Per il superamento di situazioni eccezionali e per il bestiame da latte è possibile un limitato apporto di foraggio.

I pascoli devono essere protetti dall’incespugliamento e dall’abbandono. Occorre lottare contro le piante problematiche. Nel 2014 è stata approntata una Guida per la valutazione delle superfici, disponibile sulla pagina Internet di Agridea.

Evoluzione delle aziende d'estivazione

La dimensione di un'azienda d'estivazione è misurata in carichi normali. Per carico normale si intende l’estivazione di un’unità di bestiame grosso che consuma foraggio grezzo durante 100 giorni e corrisponde alla quantità di erba necessaria a foraggiare una vacca per 100 giorni. Il rapporto tra la crescita dell'erba e il fabbisogno di foraggio degli animali su un alpe deve essere il più possibile equilibrato; a tal fine è stato stabilito per ogni azienda d'estivazione un carico usuale.

Tra il 2003 e il 2013 il numero di aziende d'estivazione si è ridotto da 7472 a 7058; nello stesso periodo il carico usuale complessivo è rimasto stabile. Le aziende d'estivazione sono diventate tendenzialmente più grandi poiché le aziende esistenti si sono fuse o sono state rilevate da aziende confinanti.

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Rapporti di gestione

I gestori delle aziende d'estivazione sono per lo più persone fisiche e società semplici (società di fratelli o padre-figlio, ecc.); queste forme giuridiche sono usuali anche per le aziende annuali. In particolare nell'estivazione vi sono anche altre forme giuridiche come le cooperative o gli enti pubblici. Tali forme giuridiche hanno le loro radici da un lato nella tradizione, dall'altro anche nella redditività poiché la gestione collettiva presenta, soprattutto nell'utilizzazione estensiva, chiari vantaggi economici.

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Sviluppo dell'effettivo di animali nella regione d'estivazione

Complessivamente negli ultimi anni l'effettivo di animali sugli alpi svizzeri è leggermente diminuito, con fluttuazioni annue in base alle condizioni atmosferiche. Le vacche da latte e i bovini (categoria «altri bovini») con gli anni diminuiscono tendenzialmente, le vacche madri, invece, aumentano costantemente.

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Evoluzione dell'estivazione degli ovini

Dal 2003 vengono stanziati contributi d’estivazione per ovini (pecore lattifere escluse) in maniera differenziata a seconda del sistema di pascolo. Con contributi più elevati per pascoli da rotazione e sorveglianza permanente da un lato si considerano i costi maggiori e, dall’altro si incentiva un’estivazione sostenibile del bestiame ovino. Per sorveglianza permanente s’intende la conduzione del gregge effettuata giornalmente da un pastore con cani, in luoghi di pascolo stabiliti dal pastore stesso. Per pascolo da rotazione s’intende un pascolo effettuato alternativamente per tutta la durata dell’estivazione, in parchi cintati o chiaramente delimitati da elementi naturali.

L'incentivo per un’estivazione sostenibile del bestiame ovino, in combinazione con la presenza di grandi predatori, negli ultimi anni ha influenzato notevolmente l'estivazione degli ovini. Il numero di ovini sugli altri pascoli negli ultimi anni si è ridotto nettamente; nello stesso periodo il numero degli ovini sotto sorveglianza permanente è aumentato.

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E in futuro?

In futuro la preservazione dell'apertura dei pascoli alpestri resta una sfida, in particolare sulle superfici con difficili rapporti di gestione.

Denis Morand, UFAG, Settore Pagamenti diretti Basi, denis.morand@blw.admin.ch